Ven.a, li 9 Novembre 1640.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDivotiss.o Ser.re
Fra Fulg.o de' Servi.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r, Sig.r Col.moIl Sig.r Gallileo Gallileio.
Con un fagotello.
Fiorenza.
4082.
VINCENZO RENIERI a GALILEO in Firenze.
Pisa, 14 novembre 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 190. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo mio Sig.r e P.ron Col.mo
Servirà questa a V. S. E.ma per darle avviso della ricevuta della sua, et insieme per raguagliarla come hieri feci il mio ingresso ed hoggi ho dato principio alle lezzioni. Se non m'adulano gli amici, non è stato ingrato; et non ne mando hora copia a V. S. Ecc.ma per non haver tempo di poterlo fare, ma spero farlo senz'altro con le seguenti.
Della sanità è vero ch'io sto molto meglio, ma non sono per ancora nello stato di prima; ed il mio male è tutto nel ventricolo, che se mangio un poco più dell'ordinario, subito mi dà alterazione: tutta via spero con la regola del vivere di liberarmi affatto.
Ho fatti i suoi baciamani alli Sig.ri Stecchini e Marsilii(674), che li rendono duplicati, sì come anco al fratello(675) del Sig.r Viviani, a cui bacio caramente le mani; e prego per fine a V. S. Ecc.ma un poco del sonno d'un mio servitore, che dorme la sua parte e quella di V. S. Ecc.ma
Di Pisa, li 14 di 9mbre 1640.
Di V. S. Ecc.maDev.mo et Ob.mo Ser.re
D. Vincenzo Renieri.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo mio Sig.r e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Galilei, Mathem.co e Filosofo prim.o del S. G. D.
Firenze.
4083*.
FRANCESCO RINUCCINI a GALILEO [in Arcetri].
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