Io me la passo al solito; e vado mettendo all'ordine l'effemeridi per l'anno avvenire, le quali vorrei, quando ella si compiacesse, far istampare per mandar attorno a qualche amico, havendo ultimamente, dalle passate osservazioni, ridotte le tavole de' moti di quelle, che rispondono essatissimamente.
Questo è quanto m'occorre, mentre a lei ed al Sig.r Viviani prego felicissime queste S. Feste, e le bacio caramente le mani.
Di Pisa, li 20 di Xmbre 1640.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maObb.mo e Dev.mo Ser.re
D. Vincenzo Renieri.
4096.
VINCENZO RENIERI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 26 dicembre 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 238. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo mio Sig.r e P.ron Col.mo
Inviai a V. S. Ecc.ma per il libraro detto Nofri, che sta vicino alla Piazza del Gran Duca, una copia del mio ingresso(696), che le havevo promessa; havrò dunque caro d'intendere se l'habbia ricevuta: ed in tanto le prego felicissime le SS.te Feste, con un nuovo anno prospero, accompagnato da una moltitudine d'infiniti altri appresso, sì come faccio anco al Sig.r Viviani.
Vengo richiesto dal'Ill.mo Sig.r Girolamo Spinola, governatore della Specie, principal gentilhuomo della nostra città, d'un occhiale che non eccedesse l'inclusa misura; e perchè premo sommamente di servire a un cavalliero di gentilissime condizioni, supplico V. S. Ecc.ma a favorirmi di incommodar qualche suo amico, che usi diligenza di trovarlo ed inviarmelo con la nota della spesa, che le ne resterò perpetuamente obbligato.
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