Nel resto io sto impatiente hormai di vedere la sua lettera riformata et ampliata; e tardando tanto V. S. a farmene parte, vado dubitando che lei voglia ch'io rispondi alla prima, massime havendomi essa nella ultima sua scritto che vi ha alterato et aggiunto pochissime cose e di poco momento: sì che, credendo che questo sia il suo pensiero, da qui avanti farò le mie considerationi intorno alla prima già mandatami; e se mentre queste si stamperanno V. S. mi honorerà di mandarmi le sue additioni e riforme, non mancherò di farle mettere a i luoghi suoi, o, non potendo più farlo, le porrò in una mantissa o vero appendice alla fine dell'opera, che sarà di non pochi fogli. Con qual fine le prego da N. S. ogni contento.
Bol.a, il p.o Gen.o 1641.
Di V. S. molt'Ill.e et Ecc.maDevot.mo et Oblig.mo Se.re
Fortunio Liceti.
V. S. si contenti di voltar carta(699).
Ero per suggellare et inviare alla posta questa mia, quando mi è giunta l'ultima sua delli....(700) passato, nella quale mi avisa, che sendo ritornato da Siena il Ser.mo Prencipe Leopoldo, gli voleva in breve consignare la sua lettera, la quale essa poi mi haverebbe di subito mandata, e che il P. M. Fra Fulgentio da Venetia gli haveva scritto del mio libro De terra, unico centro motus singularum coeli particularum(701), che V. S. desidera di vedere. Quanto al primo, starò con desiderio attendendo la lettera, prima di trascrivere le mie considerationi, già fatte sopra la prima, per metterle sotto 'l torchio. Quanto al secondo, non ho manda[to] a V. S. quelli miei volumetti prima, non havendola voluto distrahere dal mandarmi la lettera con la lettura di essi; lo farò la settimana ventura, et insieme con essi metterò anco l'operetta De natura et arte, che, per esser piccola, potrà farsi leggere prima delle altre.
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Gen Oblig Liceti Siena Prencipe Leopoldo Fra Fulgentio Venetia
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