Hoggi è partita la Corte per Livorno, dove si tratterà queste Feste, le quali a V. S. Ecc.ma(768) prego felicissime; e le bacio affettuosissimamente le mani, sì come faccio al Sig.r Viviani.
Pisa, li 20 di Marzo 1641.
Di V. S. molto(769) Ill.re et Ecc.maDev.mo et Obb.mo Ser.re
D. Vincenzo Renieri.
4122.
FRANCESCO RINUCCINI a GALILEO [in Arcetri].
Venezia, 23 marzo 1641.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 262. - Autografa.
Molt'Ill.e et Ecc.mo Sig.r mio Oss.mo
Dal Sig.r Cap. Giovanni Pieroni mi fu scritto a' passati mesi(770), come haveva chiaramente osservato con l'occhiale il moto nelle stelle fisse di alquanti minuti secondi, ma con tanta sicurezza quanta con l'occhio si saria potuto osservare un grado; che fu da me inteso con sommo gusto, per vedere così concludente argomento per la validità del sistema Copernicano. Ma mi è venuto non poco intorbidato dalla lettura che a questi giorni feci, in bottega di un libraro, casualmente di un libro che sta per uscire in luce, dove lessi che se fusse vero che il sole fusse nel centro e la terra gli girasse intorno per l'orbe magno nello spatio di un anno, seguirebbe che da noi non si vedrebbe mai la notte la metà del cielo, poichè la linea che passa per il centro e per gli orizzonti della terra, toccando la periferia dell'orbe magno, è una corda di un pezzo d'arco del cerchio del cielo stellato, il cui diametro passa per il centro del sole. E perchè io ho sempre creduto che sia vero, non l'havendo visto per esperienza, che quando nasce il primo di Libra tramonti il primo di Ariete, non arrivo con la mia poca intelligenza a trovarne la solutione.
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