205. - Autografa.
Molto Ill. et Ecc.mo Sig.re
Doppo un penoso viaggio son pur giunto a Roma salvo, con l'aiuto del Signore Iddio; et è appunto il tempo di godere le musiche, tanto più che si è intermesso il negotiare.
Al Sig.r Magiotti presentai i saluti affettionati di V. S. Ecc.ma, e mi replicò che glie li dovessi render centuplicati. Egli sempre studia, sempre ragiona de' studii e sempre medita studii. La sua piacevole conversatione a me diletta grandemente, se bene la distanza che è tra le nostre abitationi cagiona in qualche parte mortificatione, proibendoci l'assidua conversatione.
Il S.r Nardi(785) riverisce V. S. Ecc.ma, havendo io prima prevenuto il detto Signore con suoi saluti. Ho poi visto in camera del Sig.r Magiotti un libro contro il Liceti, ma non mi sovviene hora il nome dell'autore; e gli strapazzi che si fanno in detto libro del Liceti credo che equiponderino a quelli che egli fa della filosofia, stratiandola con gl'altrui testi a beneplacito. Non ho tempo di mandarle un elogio che fa l'autore in vituperio del Liceti, ma per quest'altro ordinario procurarò d'haverlo e mandargliene copia; e se altre volte V. S. Ecc.ma l'havrà visto, gli servirà hora per rifrescarsi la memoria. E qui con riverirla le confermo felici le Sante Feste.
Roma, li 30 di Marzo 1641.
Di V. S. Ecc.ma
Fuori: Al molto Ill. et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.moIl S.r Galileo Galilei, p.o Filosofo di S. A. S.a di
Firenze.
4128**.
PAOLO STECCHINI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 30 marzo 1641.
Bibl. Naz. Fir. Mss.
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