Dio le conceda felicità.
Firenze, 24 Ap.le 1641.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDevotiss.mo e Vero Serv.re
Pier Fran.o Rinuccini.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.or mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei.
Arcetri.
4137*.
FRANCESCO DUODO a GALILEO in Firenze.
Venezia, 27 aprile 1641.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXIV, n.° 69. - Autografa.
Molto Ill.re Ecc.mo S.r
Vivo ansioso d'intender alcuna cosa del stato di V. S. Ecc.ma Vengo perciò a riverirla, pregandola a volermene far dar parte et insieme honorarmi di alcun suo commando, che lo riceverò a favor singularissimo, retrovandomele per tanti capi obligato. Et a V. S. molto Ill.re Ecc.ma di core mi raccomando.
Di Venetia, li 27 Aprile 1641.
Di V. S. molto Ill.re Ecc.maAff.mo Ser.
Francesco Duodo.
Fuori: [.........]L'Ecc.mo Sig.r Galileo, Mat.co Dot.r
R.ta al S.r Mastro delle Poste per recapito.
Fiorenza.
4138.
EVANGELISTA TORRICELLI a [GALILEO in Arcetri].
Roma, 27 aprile 1641.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 213. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.re e P.ron mio Col.mo
Resto egualmente honorato e confuso dalla eccessiva gentilezza di V. S. Ecc.ma, la quale, prima di conoscermi, con tanta prodigalità mi comparte le sue gratie e m'invita alla sua servitù. Io mi conosco et ingenuamente mi confesso inabile a servirla; nondimeno la rendo certa che il desiderio haverebbe superata l'erubescenza et haverei volato per esser subito a reverirla presentialmente; ma credo che ella haverà inteso dal P. Abbate un legame che egli mi lasciò qui nel suo partire, se bene per poco tempo, cioè fino al suo ritorno.
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