Io poi mostro le mie propositioni, qualunque esse si siano, con dimostrationi dirette e senza l'aiuto de gl'indivisibili, come ho conferito ogni cosa al S.r Magiotti. Questi altri geometri vi specolano da loro, compiacendosi di pigliarvisi gusto.
Io spasmo di desiderio di poter essere a servir V. S. Ecc.ma, la quale reverisco con humilissimo affetto, fin tanto che la fortuna m'apporti quell'hora di prosperità nella quale mi sia concesso di poter essere a reverirla con la persona.
Di Roma, il p.o di Giugno 1641.
Di V. S. Ecc.maHum.mo et Obbl.mo S.re
Evang.ta Torricelli.
Due nuove famose ci sono: la morte del Card.l Pio(820), e la stampa, aspettatissima già sono anni, del P. Atanasio Kircher. Questo è il Gesuita matematico di Roma. L'opera stampata è un volume assai grosso sopra la calamita(821); volume arricchito con una gran supelletile di bei rami. Sentirà astrolabii, horologii, anemoscopii, con una mano poi di vocaboli stravagantissimi. Fra l'altre cose vi sono moltissime carraffe e carraffoni, epigrammi, distici, epitafii, inscrittioni, parte in latino, parte in greco, parte in arabico, parte in hebraico et altre lingue. Fra le cose belle vi è, in partitura, quella musica che dice esser antidoto del veleno della tarantola. Basta: il S.r Nardi e Maggiotti et io habbiamo riso un pezzo.
4145**.
VINCENZO RENIERI a [GALILEO in Arcetri].
Genova, 15 giugno 1641.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 215. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo mio S.re e P.ron Col.mo
Son giunto a Genova con felicissimo viaggio, e con quel poco che ho passato per mare tutto tranquillo, potendo pur una volta vantarmi di non l'haver veduto col viso dell'armi.
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Magiotti Roma Giugno Obbl Torricelli Card Pio Atanasio Kircher Gesuita Roma Nardi Maggiotti Arcetri Genova
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