Sia ciò detto in confidenza a V. S. Ecc.ma, con la quale spero pure di dover fare le belle essaggerationi e le belle sfogature in voce.
Il S.r Nardi partirà fra pochi giorni; però anderà prima alla patria, e poi, riposato per qualche giorno, sarà in Firenze per starci un mese. Io gli ho detto che se lui si ferma niente a casa, mi trovarà costì. In tanto reverisco con affetto devotissimo et ossequiosissimo V. S. Ecc.ma
Roma, 28 7mbre 1641.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maHu.mo et Obbl.mo S.re
E. Torricelli.
Rendo infinite gratie al S.r Viviani dell'honore che fa al mio nome. Ha voluto obbligarmi prima che conoscermi. In tanto io riconosco che l'eccessiva gentilezza dell'hospite soprabbonda anco ne i suoi cohabitatori.
4170.
BONAVENTURA CAVALIERI a GALILEO in Arcetri.
Bologna, 1° ottobre 1641.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 222. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
Ho ricevuto la gratissima sua sotto li 27 7bre doppo una ben longa scrittami avanti; circa le quali io havrei molto e molto che dire, ma trovandomi assalito dalla podagra, non posso per hora estendermi molto. Solo dirò che non occorreva ch'ella mi ringratiasse di sì puoca cosa rispetto al molto e ch'ella merita et al che son tenuto; onde tocca a me a ringratiarla che le mortadelle li siano riuscite di gusto, e che le habbi anco collocate in parte così insigne et in sogetto così raro come è Mons.r Ill.mo di Siena(871).
Quanto al Sig.r Torricelli, già li scrissi che mi era ben nota la grandezza del suo ingegno, onde non mi maravigliavo punto ch'havesse trovato le cose che mi accenna, giudicandolo atto a questo et a maggior cosa; onde s'egli viene costà, potrà ben dire di havere seco il fiore de gli ingegni, et il mio puoco potrebbe aggiungerli di più per migliorare la loro conversatione, massime essendo io talmente afflitto del corpo, che l'anima hormai molto puoco può operare.
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