Di Cam.no, li 7 di Novembre 1613.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.ma
Piacesse a Dio che il Sig.r Car.le di Cosenza(933) potesse servirla in qualche cosa, perchè vedrebbe quanta stima facci della sua virtù e valore; e spesso parliamo di V. S. con quell'affetto et amirazione che si deve. Mi favorisca riverire per mia parte l'Ill.mi SS.ri Filippo Salviati e Gio. Battista Strozzi, e senza fine il Sig.r Iacopo Soldani, ch'io alla fine di questo sarrò a servirle. Se V. S. giudicasse bene ricordarme a cotest'AA. SS.me per quel divotissimo et obligatissimo servitore che le vivo, io ne restarei a V. S. tenutissimo.
Ser.re Aff.moD. Stefano Perozzi.
Fuori: Al molt'Ill.re et Eccel.mo Sig.r e mio P.ron Oss.moIl Sig.r Gallileo Gallilei.
Foligno per Firenze.
1067bis*.
MATTEO CACCINI ad ALESSANDRO CACCINI in Firenze.
Roma, 2 gennaio 1615.
Arch. Ricci Riccardi in Carmignano. Carte Caccini. - Autografa.
Adì 2 di Gennaio 1615, in Roma.
Ho ricevuto due vostre de' 27 passato, et mi dispiace il poco cervello che ha havuto quel frate già Cosimo(934); et sappiate che lui è in concetto de' frati di essere più levaticcio di una foglia. Io sono stato a proccurare di sapere se qua in un luogho ne sia stato fatto romore, ma non posso per ora saperlo: et sappiate che non è cosa più odiosa a questi superiori che queste stravaganze sopra li pulpiti(935), perchè causano mille mali effetti; et se ne è fatto capo, gl'interverrà ricevere qualche duro incontro. Et sono materie odiosissime et stravagantissime; et già mi è stato detto che la sua è stata una carriera fattali fare da que' colombi, et io la tengo per verissima.
| |
Cam Novembre Dio Car Cosenza Filippo Salviati Strozzi Iacopo Soldani Stefano Perozzi Eccel Gallileo Gallilei Firenze Firenze Riccardi Carmignano Caccini Gennaio Roma Cosimo
|