Ma che leggierezza è stata la vostra, lasciarvi mettere su, da piccione o da coglione, a certi colombi! Che havete a pigliarvi gl'impicci d'altri? Et che concetto resterà di voi al mondo et alla vostra religione? Et pure altra volta havete urtato in questi incontri(941), et non vi basta. Fra Tommaso, sappiate che la reputazione governa il mondo, et chi fa di queste coglionerie la perde; et in questa vostra scappata non ci è nè ragione divina nè humana che la voglia, et segno ve ne sia che qua sarà malissimo sentita: et io ve lo dico, che lo so di certo(942). Non vi lasciate più mettere a cavallo per fare poi carriere tanto brutte. Io vi prego a non volere più predicare, et vi dico che se non mi farete questo servizio per amore, io proccurerò che me lo facciate a due partiti, et forse che ne potrei trovare la strada: et vi serva per avviso.
Andate pensando dove anderesti a stare più volentieri, perchè costà a me non piace, nè meno qua; et se non la troverete voi la strada, la cercherò io: non mi curo così ora, acciò non paia; ma a suo tempo habbiateci il pensiero.
Haverei da dirvi molte altre cose, ma questo vi basti per ora, con dirvi solo che sebene io non sono teologo, posso dirvi quanto vi dico, che è che havete fatto un grandissimo errore et una grandissima scioccheria et leggierezza. Et per fine vi prego bene.
Di Roma, li 2 Gen.o 1615.
Di V. Rev.
Fra Tom.oAff. Fr.
M. C.
1069bis*.
MATTEO CACCINI ad ALESSANDRO CACCINI in Firenze.
Roma, 9 gennaio 1615.
Arch. Ricci Riccardi in Carmignano.
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Tommaso Roma Gen Rev Tom Firenze Riccardi Carmignano
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