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      (116) Cfr. n.° 3884.
      (117) Cfr. n.° 1903.
      (118) Dopo con le scarse misure nostre la stampa Romana del 1639 continua: Moltissime notizie ancora si possono dedurre dalla medesima dottrina; le quali tralascio, perchè ciascheduno da sè stesso le potrà facilmente intendere, fermata bene che haverà questa massima; che non è possibile pronunziare niente di certo intorno alla quantità dell'acqua corrente con considerare solo la semplice misura volgare dell'acqua senza la velocità, sì come per il contrario chi tenesse conto solamente della velocità senza la misura commetterebbe errori grandissimi. Imperochè trattandosi della misura dell'acqua corrente, è necessario, essendo l'acqua corpo, per formare concetto della sua quantità, considerare in essa tutte tre le dimensioni, cioè larghezza, profondità e lunghezza: le prime due dimensioni sono osservate da tutti nel modo commune ed ordinario di misurare le acque correnti; ma viene tralasciata la terza dimensione della lunghezza, e forsi tal mancamento è stato commesso per essere riputata la lunghezza dell'acqua corrente in un certo modo infinita, mentre non finisse mai di passare, e come infinita è stata giudicata incomprensibile e tale che non se ne possi havere determinata notizia, e per tanto non è stato di essa tenuto conto alcuno. Ma se noi più attentamente faremo riflessione alla considerazione nostra della velocità dell'acqua, ritrovaremo che tenendosi conto di essa, si tiene conto ancora della lunghezza; conciosia cosa che mentre si dice "La tale acqua di fonte corre con velocità di fare mille o due milla canne per hora", questo in sostanza non è altro che dire "La tale fontana scarica in un'hora un'acqua di mille o due milla canne di lunghezza"; sì che, se bene la lunghezza totale dell'acqua corrente è incomprensibile, come infinita, si rende però intelligibile a parte a parte nella sua velocità. E tanto basti per hora di havere avvertito intorno a questa materia, con speranza di spiegare in altra occasione altri particolari più reconditi nel medesimo proposito.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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