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      (503) Astronomia Danica, vigiliis et opera CHRISTIANI LONGOMONTANI, ecc. Amsterodami, ex officina typographica Guilielmi I. Caesii. Anno M.DC.XXII.
      (504) Cfr. n.° 3588.
      (505) Cfr. n.° 4019.
      (506) Cfr. n.° 3274.
      (507) Cfr. n.° 1435.
      (508) Cfr. n.° 1529.
      (509) Cfr. n.° 4025.
      (510) Cfr. n.° 4025, lin. 28 [Edizione Nazionale], nel testo e nelle varianti.
      (511) Questa non è pervenuta insino a noi.
      (512) Cfr. n.° 3922.
      (513) Cfr. n.° 3952.
      (514) Cfr. n.° 3976.
      (515) Cfr. n.° 4023.
      (516) L'edizione di cui ci serviamo ha operazioni, dico. Ma che sia stata omessa qualche parola, oltre che dal contesto, risulta dalla traduzione latina della lettera, che il LICETI soggiunge nell'edizione stessa (pag. 66) e che suona cosi: Sed utcumque sit, ego magnae meae fortunae ducam intelligere, quomodo utraque duarum huiusmodi functionum fieri valeat; dico, quomodo in adeo angusto spatio pyrii pulveris inclusa valeat esse maxima moles ignis et propemodum infinita luminis quantitas, et absque ulla sera carceri mancipari. - [CORREZIONE]
      (517) Cfr. n.° 4029.
      (518) Cfr. n.°4032.
      (519) Cfr. nn.i 4031, 4035.
      (520) VINCENZO RENIERI.
      (521) Cfr. l'informazione del n.° 4025.
      (522) Non conosciamo alcuna opera di SCIPIONE CHIARAMONTI con questo titolo. Probabilmente lo scrivente equivocò con l'opera De centro et circumferentia del LICETI (cfr. n.° 3976), che è appunto in due dialoghi.
      (523) GIULIO CENCI.
      (524) D. ACQUAVIVA D'ATRI, CONTE DI CHATEAU VILLAIN.
      (525) FRANCESCO BARBERINI.
      (526) Cfr. Vol. XIX, Doc. XL, c, 1).
      (527) Cfr. n.° 4032.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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