Qual si voglia corpo opaco, esposto [e prima ancora era stato scritto opaco viene illuminato] alla vista del sole, viene da i raggi di quello illuminato, et i medesimi raggi per i mezzi trasparenti e diafani ripercuote, et incontrando altri corpi opachi di luce secondaria gli illustra. Sono la terra e la luna corpi egualmente [e prima ancora era stato scritto corpi opaci] esposti alla vista, del sole, e per esser opachi reflettono i raggi solari; il mezzo diafano tra di quelli è l'istesso; adunque incontrando corpi opachi, quali pure essi medesimi sono, scambievolmente si illumineranno, et in quello di loro che si troverà spogliato de' raggi primarii del sole apparirà l'effetto di questa seconda tenue illuminazione. - [CORREZIONE]
(561) Dopo in confutarli nella minuta si legge, cancellato: Quanto al publicare con le stampe la mia scrittura, ciò sarà in arbitrio di V. S. Eccel.ma; ma ben mi sarebbe grato di ridurre i miei medesimi concetti, in nessuna parte alterati, sotto di altra forma che di una lettera scritta a richiesta di un tanto Principe; e quando non le fusse discaro, scriverei indirizzando il mio ragionamento a lei medesima; però in questa parte mi farà gratia di significarmi la sua resoluzione. Io ho costumato scrivere nella mia lingua materna per non. Con queste parole termina il foglio formato dalle car. 147 e 148a; il resto della minuta si legge, con segno di richiamo dopo confutarli, sul fogliettino incollato che forma le car. 148b, 148c. - [CORREZIONE]
(562) In luogo di potevo mostrare nella minuta era stato scritto prima mostravo.
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S. Eccel Principe
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