E questi tali errori nel principio del fabbricare si commettono per più cagioni. O dalla confusione dei disegni, o dalla mancanza di buon giudice, o dalla scelta di peggiori operatori; o per affetto, o per favore, o per falsa opinione; ovvero dall'inclinare per imperfezione umana più ai peggiori, che ai migliori; o dal volere spender poco, o per avarizia, o per difetto di facoltà; o dalla mancanza del primo Architetto, il quale, fatto il disegno, non s'impaccia più dell'opera; tantochè, nè altro Architetto, nè Capomaestro Muratore è valevole ad eseguir perfettamente l'intenzione del primo, siccome si scorge nelle fabbriche grandi, alle quali non basta l'età d'un uomo per condurle a fine; onde passando sotto diverse mani, s'allontanano dall'intenzione dell'inventore del primo disegno. E però avendosi a fabbricare è meglio fare scelta d'un componimento mediocre, purchè sia onorevole, che d'un troppo grande, benchè nell'aspetto dimostri più maestà. O da ingegnero poco accorto, men saputo, e molto meno esercitato nella sua professione: o dall'avarizia di chi fa fabbricare; o dalla troppa confidenza, che si ha negli artefici: o dalla credenza, che hanno i Signori delle fabbriche d'intendersi del mestiero dell'Architettura, e del fabbricare, confidati pur troppo in un proverbio volgare male inteso, che non vi sia il migliore Architetto del Signor della Casa: o dal non aver cognizione della mala pratica dei manipolatori; o dal non aver provveduto di chi assista a tutte le operazioni, che si richiedono nelle fabbriche: o nello stabilire un tempo determinato, e breve, nel cui spazio quelli, che fanno fabbricare, vogliono che la fabbrica si finisca: onde le muraglie non avendo fatto ugualmente il suo posamento, aggravate dal peso, essendo lavorate di fresco, si aprono, e talvolta minacciano rovina: o finalmente dalla mala scelta della stagione del fabbricare, e specialmente nell'inverno.
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