E ciò (come si ritrae da Guido Pancirolo nel Lib. intitolato Nova reperta), procede dall'aver essi seguito il modo di fabbricare delle abitazioni degli Antichi, avendo essi donato i palazzi loro alle Religioni, onde poi hanno preso il modello delle fabbriche loro: benchè i Monaci Certosini, e i frati Cappuccini abbiano inventato un'altra foggia di fabbricare, la quale, secondo la Regola loro, osservano ovunque sono inviolabilmente. Anzi non solamente gli Antichi provvidero al disordine delle fabbriche pubbliche, e delle private delle Città con Leggi particolari; ma ancora imposero Leggi sopra la fabbrica delle Città, e particolarmente circa il compartimento delle Case, comandando, che si facessero sciolte l'una dall'altra con una certa misura d'intervallo infra esse, acciocchè l'una non fosse impedimento all'altra, siccome oggi sono i Palazzi in isola, e come sono alcune case in Siena, che hanno l'intersepio: (benchè si facesse per vietare l'appoggiamento alle mura del vicino, e per assicurarsi dagli abbrugiamenti): ed in Casole, Castello dello Stato di Siena, ove le case sono tutte isolate, forse conforme alla Legge, che si vede nell'Autentica, nel Col. V. De novis operis nunciatione maritimi aspectus, parlando l'Imperador Giustiniano della Città di Costantinopoli, dice così: = Causam, quæ dolosa fit in hac Regia Civitate, circa domuum ædificia, cohibere, & emendare justum credimus. Quia enim certis mensuris distare domos ab invicem Zenonis piæ memoriæ Constitutio dicit, sed & nos aliquid tale sancimus.
| |
Guido Pancirolo Lib Nova Antichi Religioni Monaci Certosini Cappuccini Regola Antichi Città Leggi Leggi Città Case Palazzi Siena Casole Castello Stato Siena Legge Autentica Imperador Giustiniano Città Costantinopoli Causam Regia Civitate Zenonis Constitutio
|