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      E questi sono i difetti, che si cagionano dal modo di fare i fondamenti. Rimane ora per sigillo di questo discorso la considerazione degli errori appartenenti alla forma di fare i fondamenti, i quali si paleseranno, dimostrate prima tutte le maniere d'essi fondamenti. Si dice pertanto, che i fondamenti si fanno con platea, o quasi con platea, o senza platea, o con archi. Quelli, che si fanno con platea, sono i più sicuri, poichè, quando il fondamento da qualche parte non possa reggere il peso, facendosi la platea, e formandosi il fondamento come tutto un corpo unito, e sodo; o si regge nella parte più salda, e resiste a tutto il peso; o seppur si piega, è cagione, che tutta la muraglia si pieghi, e senza aprirsi in parte alcuna. I fondamenti, che si fanno quasi con platea, son quelli, che ricevono la platea negli angoli, i quali ingrossati, e ripieni, fortificano tutta la muraglia, e si fanno spalla l'uno all'altro, e dando forza a tutto il posamento della fabbrica, ne ricevono i comodi, che si cavano sotto terra, di cantine, di cellieri, e d'altri luoghi. E facendosi i fondamenti in questa forma non si può errare; imperciocchè la forza delle muraglie consiste negli angoli, e specialmente, quando si fanno ripieni, e raddoppiati, siccome si vede nell'appresso esempio.
     
      [vedi figura05.gif]
     
     
     
      I fondamenti, che si fanno senza la platea, son quelli, che si cavano continuati, secondo le grossezze convenienti alle muraglie, ne' quali accade spesso l'errare, siccome si è dimostrato, e i più sicuri, sono i più profondi, i più grossi, e i più serrati, e uniti: e quei, che sono fatti bene in piano, ed alzati per tutto ugualmente: che se si faranno in altra maniera, saranno in tutto e per tutto difettosi.


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Trattato sopra gli errori degli architetti
di Teofilo Gallaccini
1767 pagine 124