Finalmente i fondamenti, che si fanno con archi, per far minore la spesa, e per condur presto a fine la muraglia, son quelli, che si formano, facendo prima tanti pilastri, quanti bisognano alla lunghezza delle mura; alzandogli quanto basti, per fabbricarvi sopra gli archi, su i quali si possa poi alzare il muro continuo. Questi fondamenti sono i più imperfetti, e i meno sicuri degli altri. Imperciocchè può accadere, che alcuno dei pilastri sia murato in terreno, che sia sodo sì, ma che abbia sotto concavità, o non sia stabile; onde aggravato dal peso del muro, cali, e seco si tiri ancora la parte, che gli sta sopra; e finalmente sia cagione, che rovini. E questo è quanto si poteva dire intorno agli errori, che per mala cura degli Architetti accadono ne' fondamenti di qualsivoglia fabbrica.
C A P O III.
Degli errori, che accadono nella proporzione delle parti.
Come dalla proporzione delle parti del Mondo grande, le quali fanno un'armonìa maravigliosa; e dalla proporzione del Mondo piccolo si cagiona la perfezione, e la bellezza; così dalla proporzione delle fabbriche si produce la perfezione, e la bellezza loro. Così anche pel contrario in qualunque fabbrica la sproporzione è cagione di varie imperfezioni, e di bruttezze diverse. Onde gli errori, che nascono dalla sproporzione delle parti degli edificj, sono di somma importanza. Imperciocchè la proporzione delle parti loro è una delle condizioni più necessarie. Questa poi consiste, o fra le parti alte, o fra le basse, o fra le laterali, o fra i vani, che si fanno nelle parti inferiori, e nelle superiori: o fra le interne, e le esterne: o fra le membra degli ornamenti, e fra le parti loro.
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