Benchè gli Antichi alcune volte, non per errore, ma per necessità della forma della fabbrica abbiano poste le colonne del second'Ordine al mezzo degli archi del primo da basso, siccome si vede negli avanzi della villa pubblica di T. Didio, la quale si dimostra da Baldassar Peruzzi nel Serlio nel 3. Libro dell'Antichità sotto nome di Portico di Pompeo, e Casa di Mario. Ma nel vero edificio, che oggi tiene da Santa Maria del pianto, fino avanti a piazza Santa Croce, era la Villa pubblica di T. Didio, siccome si ricava dal rovescio della sua Medaglia, ed era di questa forma
[vedi figura07.gif]
E per tornare al proposito nostro, si erra nelle proporzioni, quando i vani de' lumi, e delle porte delle parti laterali delle fabbriche discordano nel numero, e nella grandezza: e quando i lumi, o gli archi, o le parti solide superiori, non hanno proporzionatamente quell'accrescimento, che loro si deve, per supplire a tutto quello, che si toglie dalla lontananza, acciò si mostrino eguali. Il che si costuma, quando si pongono più ordini di colonne l'un sopra l'altro, come si osservò dagli Antichi nei Teatri, e negli Anfiteatri. E tale errore procede dal non usare la ragion di Prospettiva, e dal non saper l'uso del Quadrante distinto in gradi novanta. Il quale, applicato all'occhio, stando incontro alle linee a piombo delle fabbriche, col mezzo di quelle, che vengono dal centro, e dall'occhio, si fanno i compartimenti in tutta l'altezza, ne' quali si stabilisce un crescimento proporzionale di tutte le parti, che si allontanano dall'occhio, le quali nondimeno alla vista si mostrino eguali, siccome apparisce nella Colonna Trajana, e nell'Antoniana.
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