Come, quando per ornamento d'alcuno Altare, o delle parti, o d'alcuna finestra, si facessero risaltare i piedestalli, le colonne, e le cornici, e sopra la giunta dalle bande si collocasse il frontespizio posato sopra mensole, onde il detto risaltamento non servisse a reggere alcuna cosa, come dimostrano gli appresso esempj.
[vedi figura22.gif]
CAPO X.
Degli errori della mutazione dell'Ordine delle parti, dell'uso, e della mala corrispondenza loro.
La mutazione dell'ordine delle parti, e delle membra loro è uno errore di molta importanza; poichè dove non si osserva ordine, quivi è confusione, e dove è confusione, ivi è deformità, ed ove questa si vede, non regna perfezione alcuna. E però ciascuno Architetto nei disegni, nei modelli, negl'intagli delle pietre, dee con ogni accorgimento procurare, che non si muti l'ordine delle membra, delle parti delle fabbriche, e degli ornamenti loro, per non esser occasione, che le forme loro riescano confuse, e deformi; poichè ciò non facendo, permetterebbe, che non procedessero da buona ragione d'Architettura, nè più degno ei sarebbe del nome d'Architetto.
Ma affinchè si manifesti la condizione di questi errori, che a guisa d'Idra, sono un mostro di più capi, primieramente diremo, il primo dei suoi Capi esser quello, che consiste nel collocamento de' corpi, cioè, quando i minori si sottopongono ai maggiori, e i rotondi ai quadrati. Imperciocchè il collocare i corpi minori sotto ai maggiori, non solo è contro all'Arte, ma eziandio contro la Natura, come si vede negli alberi, dove la parte del tronco vicina alle radici è sempre più grossa, e quella, che segue appresso, va minorando fino alla cima, vale a dire, è più sottile, poichè quanto più s'inalza, tanto più s'assottiglia.
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