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      E però si erra, quando si prendono i legnami troppo gravi, o sottili, o frangibili, o putrefattibili, e non forti. Ma i cuoprimenti coperti in volta, o posson esser veri, e reali, ovvero finti. Ed è errore grande, al parer mio, il fare le volte finte, e sotto palchi, sì perchè talvolta si mostrano superflue, essendo bastevoli i palchi, sì perchè il vano, che rimane fra le volte, e i palchi, non è lodevole, essendo ricetto di topi, e d'altri animali dannosi; sì perchè le volte finte, per esser di materia sottile, non posson esser durevoli; sì anche perchè esse son fatte per apparenza di breve tempo, e non per cagione di realità, e di sodezza perpetua, la quale è propria di tutte le fabbriche fatte con regola d'Architettura. Nè le volte vere, e reali talora si fabbricano senza errore, adoperandovisi cattiva materia, cioè, usando calcina mal fatta, snervata, e mattoni non di buona terra, nè di buona cottura, nè ben formati, e non formando bene il sesto, nè eleggendo buona imposta, nè facendo buoni fianchi, nè armandole bene di catene, nè facendo i pilastri, o barbacani di fuore, che spalleggino la muraglia, e non serrandole bene. Finalmente in quanto alla forma dei cuoprimenti scoperti, talvolta si erra, facendogli con poca pendenza, cioè, troppo piani, poichè in questa maniera non hanno buono scolo, e però non possono mai resistere all'impeto delle piogge grandi, e violente, onde l'acqua penetra nelle parti dentro gli edifizj, che non vi si può appena riparare: lo che è non senza gran danno dei cuoprimenti interni, e delle muraglie; o non scolandosi bene l'inverno, l'acqua vi si congela, ed offende.


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Trattato sopra gli errori degli architetti
di Teofilo Gallaccini
1767 pagine 124

   





Architettura