Pagina (110/124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E se vi si raccoglie molta quantità di neve, non così tosto se ne parte, ma vi si mantiene qualche tempo, e massimamente in luoghi freddi, e non molto esposti al Sole; di maniera che, congelandovisi sopra, aggrava troppo i cuoprimenti, e le armadure de' legnami, o durano soverchia fatica nel resistere al peso, o son forzati, piegandosi, o rompendosi, a cadere. E in quanto alla forma de' cuoprimenti coperti, come nelle impalcature, si erra non ponendole bene in piano, ed in squadra, e mentre i legnami non son bene spianati, nè squadrati, e mal commessi, e non ben fermati nei luoghi loro. Ma nella forma delle volte talora si fa errore, e spezialmente, quando non si adattano ai luoghi ad essi convenienti, come, dove sta bene la volta a botte, e a tutto sesto, si fa la volta piana, senza avere alcuna considerazione ai fianchi, se sieno bastevoli a resistere alla forza dello spingimento, che ella suol fare: e così, dove sta bene la volta a vela, si faccia la volta a capisteo, o a mezza botte con lunette: e dove alcuna di queste si adatta bene al suo luogo, si faccia la volta a crociera, o la volta a peducci, o a conca. E in luogo di queste, dove non si richiede, si facciano le volte, o a tutta vela quadrata, o a mezza vela, ovvero a padiglione quadrato, ovvero tonda: e così senza giudizio, adattando varie forme di volte indifferentemente, dove non convengono. E tutti questi sono gli errori, che appartengono ai cuoprimenti.
     
     
     
      CAPO III.
     
      Degli errori, che avvengono per la poca, e non diligente cura


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Trattato sopra gli errori degli architetti
di Teofilo Gallaccini
1767 pagine 124

   





Sole