E però è grandissimo errore il fare i tagliamenti, e le rotture delle mura, senza riguardare, se sieno per essere cagione di danno, e senza fortificare i luoghi, nei quali si debbono tagliare le muraglie, o con archi, o con rincorcamento di muro, o col rifondare, e armar le mura con catene. Conciossiachè tagliandosi le muraglie, s'assottigliano, s'intronano, si scollegano, si rompono, e vi si fanno aperture tali, che danno manifesto segno di rovina.
CAPO VII.
Degli errori, che procedono dalle nuove Cariche,
le quali si pongono sopra i muri vecchi.
Si commette grandissimo errore, quando sopra le muraglie vecchie si alzano muri nuovi, senza procurar diligentemente, se elle abbiano forza di resistere, e spezialmente quando le medesime sono troppo sottili, o lavorate con mala struttura, o di materia fragile. Così, quando non avvertiamo, che la Natura è quella, che c'insegna, non solamente a fondare mura nuove sopra il terreno, ma ancora ad alzare altre mura nelle vecchie. Imperciocchè essa fa sempre i posamenti dei corpi più grossi, più sodi, e più forti dei corpi, che sopra vi si alzano, come si vede nei monti, e negli alberi, dove è di maggior grossezza la base del rimanente; così ancora di saldezza maggiore, come sono i ceppi negli alberi, e le selci, e i tufi nei monti. Così l'Arte, che nell'operare segue la Natura sua maestra, costuma sempre di far le basi delle mura di queste medesime condizioni. E però il buono Architetto, a cui si porge occasione di far murare sopra muraglie vecchie, dee con diligenza osservare, se le muraglie vecchie sono di conveniente grossezza, se son ben fatte, se non hanno difetto alcuno, cioè, che non sieno smosse, intronate, marce, arse, pelate, troppo alte, e se non hanno il perfetto perpendicolo.
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