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      Lo che non facendo, e fidandosi troppo imprudentemente di esse, gli dia nuovo peso, commette biasimevole errore; poichè le mura vecchie mal condizionate non hanno forza di reggere lor medesime, non che possano sostentar nuovo peso d'altra muraglia. Imperciocchè, quando sono di questa maniera, si piegano, s'aprono, si rompono, e finalmente rovinano. Ma quando alcuno talvolta non sia forzato, è meglio il fabbricare fuggendo le mura vecchie, essendo miglior partito il fabbricarle di fondo, e far l'opera tutta uniforme; poichè le mura vecchie con le nuove non s'uniscono mai, e d'ordinario cedono al nuovo peso. Ma quando pure l'Architetto sia forzato a murare sopra il vecchio, sarà buono avvedimento il fortificare le muraglie vecchie, prima che vi si fabbrichi sopra, cioè, o rifondendole, o facendovi con determinati intervalli alcuni pezzi di muraglia nuova sopra il fondamento medesimo della vecchia, a modo di pilastri, incatenandogli continuamente, mentre si alzano col muro vecchio da ogni banda, e condotti vicino all'altezza della muraglia, vi si facciano archi di buon sesto coperti da un quadro di muraglia, cioè, quanto è la testa d'un mattone, affinchè la superficie del muro non si mostri interrotta dagli archi. Lo che fatto, e ben fermato con perfetta presa, l'Architetto potrà con sicurezza fabbricarvi a suo piacimento. Ma per maggiore intelligenza di quanto si è detto, disegneremo quì appresso un esempio.
     
      [vedi figura25.gif]
     
     
     
     
     
      CAPO VIII
     
      Degli errori, che accadono nei restauramenti.


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Trattato sopra gli errori degli architetti
di Teofilo Gallaccini
1767 pagine 124

   





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