Ma quel brav'uomo di padre Gavazzi - sempre generoso, quanto è buon patriota - dopo d'aver suscitato il popolo con la sua fulminante eloquenza, si oppose alla realizzazione del volo che si volea far spiccare al vecchio mercenario della Negromanzia.
Ebbe però bisogno di faticar molto ed impiegare tutta l'erculea sua forza per istrapparci la nostra preda.
Il Comandante dei Volontari osservava con compiacenza il bellissimo e robusto romagnolo mentre favellava, e sorridendo pensava: - Ecco la stoffa con cui senza dubbio, si formavano le antiche Legioni di Roma, che in tempi, ove la forza del braccio era tutto, passeggiarono sulla superficie del globo domando le più fiere nazioni!
Oh! i preti soli eran capaci di ridurre quel grandissimo popolo all'infimo della scala umana... Fortuna che alcun rampollo della stirpe antica, germoglia sempre dal seno di questa vecchia matrona, per ricordare ch'essa fu terra di Grandi!
CAPITOLO III.
L'INGRESSO.
Ainsi qua le tyran,
L'esclave est un impie, rebelle à la Divinité!
(CHENIER.)
Da quanto si disse si comprende essere stata la missione del nostro Cantoni quella di portare un dispaccio al Comandante dei Volontari, per ragguagliarlo di quant'era succeduto a Bologna e chiamarlo co' suoi militi in quella città.
E veramente il coraggioso popolo dell'8 agosto(8) sapendo trovarsi i militi di Montevideo alle Filigari, tumultuò, recossi al Palazzo di città e dopo d'aver minacciato il generale pontificio Latour di precipitarlo dal balcone, ottenne la chiamata in città dei fratelli relegati nelle nevi dell'Apennino e destituiti d'ogni più bisognevole di vitto e di vestiario.
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