L'eroico combattimento di Sant'Antonio, ove 180 Italiani e 20 Montevideani avevano sostenuto in campo aperto una pugna di 10 ore contro 1500 dei migliori soldati del tiranno di Buenos-Ayres. Fatto d'armi che valse alla legione Italiana l'insigne onore della destra dell'esercito nelle rassegne, per decreto del Governo della Repubblica. Il combattimento del Dagman era pure descritto in tutt'i suoi particolari. Ivi la pugna non fu ardua come in Sant'Antonio, ma più brillante.
Nel fatto d'armi del Dagman, circa 100 legionari Italiani, in quattro sezioni serrate in massa stretta, solida, mobile in tutti i sensi, sostenevano gli urti ripetuti di cinquecento uomini della miglior cavalleria del mondo nelle vaste pianure dell'Uruguay, senza verun ostacolo da ripararsi, e finivano per sbaragliare il nemico, meravigliato da tanto valore.
Il coraggio, il sangue freddo dei legionari Italiani in quelle ardue pugne furono così straordinari, da corroborare l'opinione generale del valor italiano e spingere il loro comandante a qualunque straordinaria impresa, a cui i militi volontari corrisposero sempre quando, lontani dai tristi, non erano sotto l'immediata influenza di traditori, che parte per gelosia delle onorevoli gesta dei Volontari, parte per soddisfare la loro indole birresca e prostituita vorrebbero vederli screditati e perduti.
Colla morte di Rossi e la vittoria del popolo Romano si(27) dileguò la tempesta e non si parlò più d'imbarcare i Volontari.
Io non ho conosciuto Pellegrino Rossi, ne intesi però a parlare come di capacità non comune in economia politica, ed anche come un uomo di Stato.
| |
Sant'Antonio Italiani Montevideani Buenos-Ayres Italiana Governo Repubblica Dagman Sant'Antonio Dagman Italiani Uruguay Italiani Volontari Rossi Romano Volontari Pellegrino Rossi Stato
|