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      Quindi sollevata Ida nelle robuste sue braccia, la strinse al seno come una madre fa del bambino, e scomparve per una via di traverso, fra l'ammirazione e gli applausi di tutta quella gioventų incantata.
     
     
     
      CAPITOLO XI.
     
      IL DUELLO.
     
      Č una barbarie, ma pure l'uomodisonorato deve vendicarsi o
      morire.
      (Autore conosciuto.)
     
      Era una tetra mattinata di novembre, non pioveva, ma la nebbia scivolando sulla pianura, dell'Italia orientale, inumidiva gli abiti, i capelli, la barba come se fosse pioggia, ma d'un modo pių dispiacevole, compenetrandovi d'un freddo brivido, ed obbligandovi a continuo moto per non intorpidire.
      Perchč non istarvene a casa in sė bruttissimo tempo nella vostra stanza e nel vostro letto ben riscaldato, con al capezzale la vostra Perpetua, che vi somministri una tazza di saporito cioccolate, e vi si mostri in sč stessa come tutte le Perpetue, un vero ben di Dio di carne e di gentilezze, direbbe uno dei nostri santi bottegai, che hanno la modestia di chiamarsi Uomini di Dio, che vi comunicano la parola di Dio, e che vi mercanteggiano Dio al prezzo che voi volete pagarlo.
      Ad altri, questi sacerdoti della menzogna abbandonano le cure e gli stenti della vita; ad altri affrontare tempeste di terra e di mare, solcare col sudore della fronte l'uno e l'altra per estrania la sussistenza propria, quella della prole, e quella pure della pianta ingorda e parassita che si chiama prete.
      Sudate, faticate, cretini minchioni! ed il prete vi aprirā la via del paradiso, ricevendovi al vostro ingresso nella vita, collegandovi al destino della donna, congedandovi a quella transizione della materia che si chiama morte, e raccomandandovi alla misericordia dell'altissimo, per colpe che non sono vostre.


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Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





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