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      Comunque sia il Gesuitismo, come il pidocchio, si genera dal sudiciume, dall'ignoranza e dalla miseria!
      Prima di quel tale pugno, Gaudenzio era stato incerto sulla scelta del luogo di reclusione per Ida, ma dopo di quel solenne pugno, egli così ragionò tra sè: "Altro che conventi, per quello diavoletto! Esso è capace di mettervi fuoco, o alla peggio uscirne sotto veste di monaca frequentatrice. Poi, quei fratacci son così ghiotti delle belle creature, ch'è veramente un affare serio affidarlo alle loro ugne.
      A Roma!... nemmen per sogno! Fra tanti avoltoj del Sanfedismo, non resta in mio potere 24 ore.
      A San Leo dal mio amico e protetto, cavalier Volpone. Egli è vecchio e avarissimo, ed abbisogna del mio patrocinio per sottrarsi alle galere, ove i suoi furti lo condurrebbero certamente.
      A San Leo dunque! ed il Gesuita si sarebbe fregato le mani come le fregava Archimede nei suoi sublimi ritrovati, se certo agglomerarsi di sangue nel naso non lo avesse obligato di tener la destra occupata con un fazzoletto.
      Da Ravenna a San Leo v'è un bel tratto, e certo abbisognò il Lojolesco di tutta la sagace sua malizia, per condurre la nave a buon porto. Egli largheggiò non poco col cocchiere, acciocchè scansasse ogni sito pericoloso, massime poi coll'incontro dei rompicolli a camicia rossa, per i quali il fiuto squisito a trovare birbanti è tradizionale. La stessa prodigalità usò co' mascalzoni compagni.
      Ida era guardata a vista; ove si sentiva gente, i tre le tenevan la mano sulla bocca, anche a rischio di soffocarla.


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Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





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