- Povera ragazza! essa capiva che era inutile ogni conato, e si conformava alla sorte sua sventurata. Le stesse precauzioni eran prese quando si trattava di cambiare cavalli, e ciò succedeva possibilmente nei siti meno frequentati.
Per pratico che fosse il cocchiere e ben pagato, egli non poteva sempre scostarsi della grande via Emilia che percorre le Romagne dal settentrione al mezzogiorno, e che passa per la maggior parte dello spazio che dovea transitare la nostra comitiva per giungere da Ravenna a San Leo, molte miglia a libeccio di Rimini e di San Marino.
Dopo d'aver percorso la strada da Ravenna a Forlì quindi a Forlimpopoli - e come si toccavano quei poveri cavalli! e quante promesse al cocchiere ed agli altri! - era giunta la carrozza tra Forlimpopoli e Cesena verso le 3 pom., quando nel giro del contraforte d'una collina, uno squillo di tromba fece un effetto tremendo fra i tre custodi d'Ida. Essa pure ne fu scossa meravigliosamente, abbenchè in senso contrario, riconoscendo in quel suono la tante volte udita e cara tromba dei Volontari. La giovinetta si scosse tra gli osceni tocchi de' suoi persecutori, come sotto l'impulsione dell'elettrico. Il Chercuto diventò pallido come un cadavere, e s'avvinghiò freneticamente al corpo della sua vittima, tremando e quasi supplicandola. I masnadieri, consci del pericolo della situazione, ma meno codardi del prete, la strinsero villanamente e s'incaricarono da soli di guardare membra e bocca dell'infelice fanciulla.
Intanto a poca distanza si sviluppava il superbo corpo dei Volontari, in numero allora di ottocento uomini, composto per la maggior parte della gioventù scelta d'ogni provincia italiana.
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