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      Addosso alla spia!
      fu ripetuto da cento voci, e la folla che prima impediva al convoglio dei feriti di procedere, ora lo lasciò libero e rovesciossi sul settario di Lojola.
     
     
     
      CAPITOLO XXXIV.
     
      L'EQUIVOCO.
     
      La base dell'esistenza del prete
      è la malizia, la menzogna!
      (Autore conosciuto).
     
      Gaudenzio si credette spacciato e stava veramente fresco, se la moltitudine, come abbiam narrato, in luogo di schiamazzare, confondersi, ondeggiare e rovesciarsi gli uni sugli altri avesse imitato la pacatezza di Franchi, e somministrato almeno al prete una pioggia di pugni.
      Ma che volete, se il popolo considerasse con calma la propria potenza e ne sapesse con coscienza e tranquilla risoluzione trarre profitto, certo non vi sarebbero tiranni, non vi sarebbero impostori.
      Il nostro Martino dopo di aver sudato, per avvicinare il gesuita, ma invano, dopo d'aver tentato d'arringar la folla ed invano ancora, stanco della giornata oltremodo laboriosa, pensò di ritirarsi per prendere qualche riposo.
      Gaudenzio, che maestro era di ogni malizia, non udendo più la voce di Franchi, ch'egli avrebbe distinto nel furore d'una tempesta e che temeva molto più delle ugne del cavallo d'Aguilan, Gaudenzio, dico, profittando della presenza d'un alto personaggio davanti a lui, che colla sua gigantesca corpulenza più d'ogni altro lo impediva di fuggire, annientossi per un pezzo, abbassandosi quanto gli fu possibile, poi rialzandosi come un energumeno si mise a gridar a squarcia gola: "Addosso alla spia!" ed a battere coi pugni sui fianchi del mal capitato colosso, giacchè non lo poteva arrivare più in alto.


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Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





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