Una volta trovato il giaciglio di Cantoni, non tardò ad ordire per avvelenarlo, l'infernale trama che abbiam veduto non riuscire per la miracolosa eventualità di trovarsi sui suoi passi l'infelice animale.
Che mi vengano poi a cantare i melliflui e malvacei liberali d'ogni colore la loro libera Chiesa in libero Stato, separazione dello Stato e della Chiesa, e finalmente la semplice eliminazione del poter temporale. Io risponderò sempre a cotestoro che non v'è patto possibile coi lupi e colle vipere certamente meno nocivi del prete.
CAPITOLO XXVIII.
ANZANI E MUNDELS.
JUAN DELLA CRUZ
Non so se la civilizzazione presentecolla sua massa di ministri, di
prefetti, di birri e d'insopportabilitasse sia preferibile alla vita selvaggia,
ma libera ed indipendente.
(Autore conosciuto,)
Una sera al ritorno della gloriosa spedizione del Salto, la Legione Italiana di Montevideo, imbarcata sulla squadriglia Orientale(89), approdava al Rincon de las Gallinas(90), e giunta in quel punto essa contemplò il piacevole spettacolo di varii matreros(91), che in virtù degli ordini anteriormente spediti da Juan de la Cruz loro capo, si presentavano sul lido con una quantità proporzionata di zez(92) nel laccio, ed in men che lo dico quelle vaccine erano rovesciate al suolo e macellate.
I nostri Legionari, cari ai matreros, e che da loro come da tutti s'eran meritato il nome di valenties in cento combattimenti, furono accolti con amore. In poco tempo cento fuochi erano accesi, e fregiati con dei bellissimi açados(93). E se ne intendevano di carne buona di vaquillonas, quegli svelti e coraggiosi figli del deserto, assuefatti alla carne abbrustolata senza verun altro alimento.
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