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      Naturalmente però mi contentai di spaventare l'amico, con un - Alto là! un po' ruvido veramente, ma siccome seguito dal nome del Maggiore da me conosciuto, ciò ne modificò l'asprezza.
      Da quel momento la sorte de' miei compagni e la mia, fu indissolubilmente vincolata alla brillantissima spedizione, ove di tanta gloria fu fregiato il nome Italiano. E certo nessun potere sulla terra, sarebbe giunto a magnetizzare come voi, questi miei liberi figli del deserto."
      Il Colonnello Angani(104) Comandante della Legione rispose al Comand. dei matrerosi; Prode Juan de le Cruz, è vero noi ebbimo brillanti fatti d'armi, che meritarono alla Legione Italiana gli elogi universali, e la destra dell'esercito Orientale. Onore che stranieri come noi, appena avrebbero sognato in un esercito giustamente stimato come valoroso. Ma senza di voi, l'estinto vostro compagno(105) Mundels(106) e questi vostri leoni equestri, poco o nulla avremmo potuto fare, giacchè in questi vostri campi nemmeno si mangia senza cavalli, e noi partimmo da Montevideo con soli sei cavalli, mentre trovando voi, fummo subito padroni di ben mille con cui potemmo imprendere ogni operazione."
      Era bello, veder la gara di questi valorosissimi attribuendosi l'un l'altro il merito d'una splendida campagna, in luogo di scendere a basse gelosie. Tale è l'indole del vero merito, della vera bravura. E la modestia che adornava questi militi del diritto è certamente il più bel elogio dell'essere umano.
      Al silenzio dei capi, successe subito il ronzio delle turbe, che non potendo dormire, naturalmente dovevano occupare il tempo a qualche cosa.


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Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





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