L'uno era di quelli nel cui stampo la scultura greca modellava i suoi Achilli, l'altra, poichè si riconosceva donna, nei suoi 32 anni, manifestava ancora quella purezza di lineamenti, che adornano molte delle belle figlie di Felsina. Cantoni ed Ida, dopo d'aver preso parte a tutti i gloriosi fatti dei Volontari Italiani, morivano da far invidia a chi resta, pugnando contro il soldato straniero ed il prete.
La loro unione fu un matrimonio d'amore, che ne vale bene un altro. Il loro affetto, benchè non beati da prole, fu fervido nell'ultimo come nel primo giorno.
Ambi franchi repubblicani, perchè convinti che la Repubblica è il governo naturale e dignitoso delle nazioni; essi però, senza futili pretesti, eran sempre pronti a correre ove si trattava di menar le mani contro gli oppressori dell'Italia, sia operando o no coll'esercito nostro.
Il gran concetto di Dante: far l'Italia anche col diavolo, era il loro motto favorito, e sino all'ultimo sospiro gli furono fedeli.
FINE.
INDICEPREFAZIONE ai miei romanzi storici
CAPITOLO I. Cantoni il Volontario
II. Alle Filigari
III. L'ingressoIV. Il Gesuita
V. Ida
VI. Fisiologia Italiana
VII. Da Bologna a Ravenna
VIII. Una dimostrazioneIX. Rossi
X. Risso e Ramorino
XI. Il duelloXII. I Volontari nell'esercito romano
XIII. La scopertaXIV. La confessione
XV. Il rattoXVI. La cattività
XVII. San Leo
XVIII. Il birroXIX. Incontro felice
XX. L'ergastoloXXI. La liberazione
XXII. La catastrofe
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