Starò in Nizza fino al 25. Avvicinatevi; io ne sarò felice, e massime se vi trovate angariata. Comandate il sempre vostro.
Caprera, 19 novembre 1858.
Speranza mia,
mi è giunta la vostra preziosissima lettera del 23 del mese scorso. Qualche giorno fa vi scrissi da Nizza, ove fui chiamato per la morte di mio cugino.
Senza alcun dubbio riceverete le mie lettere con un ritardo. La causa mi riesce inesplicabile, ma questa circostanza mi obbliga ad essere ancora prudente e ad attendere a parlarvi col cuore in mano.
Perciò mi limito a dirvi che bramo vivamente che la primavera venga presto, affinché questa solitudine sia abbellita dalla vostra presenza tanto desiderata.
Tutti qui vi salutano affettuosamente.
Sono per la vita vostro.
Caprera, 28 novembre 1858.
Speranza mia,
ebbi le vostre due ultime lettere di novembre, e vi devo sempre nuova riconoscenza. Ritornai nell'isola e sono obbligato a nuovamente recarmi a Nizza per regolare affari che non poterono esserlo nella mia prima gita. Teresa viene meco e partiremo domani.
Non è improbabile il mio viaggio nell'America del Sud e benché io mi allontani dall'Italia a malincuore, la cara compagnia vostra, che sì gentilmente mi offrite, mi anima assai più a tale viaggio. Circa a Teresa ne parleremo al nostro primo abboccamento, che spero non lontano. Vogliate avere cura della salute vostra carissima, e comandare il sempre vostro.
Penso di stare un mese a Nizza.
Caprera, 25 dicembre 1858.
Speranza mia,
ho ricevuto la vostra cara lettera del 16 e ve ne ringrazio.
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