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      Le notizie di Ricciotti sono buone; mi scrive egli stesso che può camminare senza zoppicare. Non potete immaginarvi come ciò mi rallegra. Il nostro viaggio nell'America del Sud si avvicina e voi dovete fare il possibile perché i vostri occhi guariscano, giacché volete accordarmi il piacere della vostra cara compagnia.
      Affrettatevi dunque a darmi buone notizie dei vostri occhi e tosto io vi chiamerò per metterci in viaggio.
      Seguendo l'impulso del vostro eccellente cuore, pensate sempre ai miei figli e fate loro dei nuovi doni. Un'altra volta consultate me prima di mandarne.
      Addio! Sempre di cuore, vostro.
     
     
      Caprera, 30 gennaio 1859.
      Speranza mia,
      quanto mi duole di sapervi ammalata! E quanto vorrei essere vicino a voi per custodirvi!
      Il nostro viaggio è differito per ora e vi dirò l'epoca della nostra partenza, quando mi scriverete che state bene e che i vostri affari sono regolati. Dunque aspetto lettera vostra che mi consoli e non vi dico altro. Qui tutti vi salutano caramente ed io sono per la vita vostro.
     
     
      Torino, 12 aprile 1859.
      Speranza mia,
      in caso siate libera io bramo sommamente vedervi. Abito qui, in via S. Lazzaro n. 31. Sempre vostro.
     
     
      Torino, 23 aprile 1859.
      Speranza mia,
      lo stato doloroso del mio ginocchio mi impedisce oggi di salire e scendere le scale: ne sono molto dolente perché non avrò il piacere di tenervi compagnia a tavola.
      Scusate e disponete del vostroG. Garibaldi.
     
      Torino, 25 aprile 1859.
      Speranza mia,
      parto a 1 ora p.m. per Brusasco; sono molto dolente di non potervi rivedere.


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Lettere a Speranza von Schwartz
di Giuseppe Garibaldi
pagine 112

   





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