Speranza mia,
ho ricevuto la vostra lettera, la scatola dei confetti e tutto quanto vi compiaceste di mandare per me e per i miei amici.
Mi sono ritirato dal servizio, e siccome vorrei occupare il mio tempo a scrivere qualche cosa, vorrei che aveste la compiacenza di mandarmi il manoscritto sulla mia vita per continuarlo. Ho chiesto pure a Miss White il frammento dello stesso. Se ho tempo, spero poi di rendervi qualche cosa di più completo. Scrivete al vostro per la vita.
Genova, 28 novembre 1859.
Speranza mia,
Se il signor L. volesse vedermi in questa città, ove soggiornerò alcuni giorni, basterebbe che egli dimandasse di me, passando. Se poi non fossi qui, chiedendo pure a chiunque, sono persuaso che egli conoscerebbe la mia dimora; ed informato che io fossi, farei il possibile per avere una conferenza con lui, che ritengo un prezioso amico nostro.
Vogliate metterlo a parte, potendo, d'ogni cosa; mentre a voi, riconoscentissimo, sono per la vita vostro.
Caprera, 10 febbraio 1860.
Io so che vi devo alcune lettere; ma prima di dirvi quanto bramo, io desidero sapere se posso con sicurezza mandarvi lettere e manoscritti. Vostro sempre.
Caprera, 28 marzo 1860.
Speranza mia,
io penso di partire il 1° aprile per Genova, quindi per Nizza, ove mi chiamano i miei concittadini per cosa di momento. Mi duole che vi siate impegnata col vostro editore, perché non so quando potrò mandarvi i manoscritti che desiderate.
Sono stato molto ammalato; ora sto meglio e mi preparo alle noie del continente, lasciando la mia solitudine con dolore.
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Miss White Genova Nizza
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