Io resto qui con mio figlio altre tre settimane, poi mi reco in Isvizzera. Starò con mio fratello alcuni giorni per prendere verso la metà di settembre la strada d'Italia. Fino al 10 settembre ogni lettera mi troverà a Lucerna.
Ammiro quanto mai la forza d'animo che spiegate nell'attuale vostra disgrazia di non poter ancora camminare senza le grucce. Si crede di aver tutto ammirato in voi quello che si può ammirare nei grandi caratteri dell'antichità, ma sempre ci date occasione di stupirci delle nuove virtù che ci fate conoscere.
Da per tutto non c'è che una domanda determinata dal vivo interesse che ispirate e benché i Polacchi e gli Americani siano la question brûlante du jour, la simpatia che eccita l'Eroe dei due emisferi rimane sempre la prima e la maggiore. Se questi sono i sentimenti delle nazioni, quali sono i sentimenti e le premure che devono avere per voi le persone che hanno il sommo bene di conoscervi?
Rispetto ogni vostra decisione, anche quella di non andare ai bagni; è però dovere mio tanto nel vostro interesse quanto in quello delle brave persone che andrebbero superbe di aver contribuito alla vostra guarigione, di comunicarvi quanto segue, per il caso che potesse farvi cambiare di idea. Lo stesso giorno che ricevetti la vostra a Ems ebbi le righe seguenti dal medico dello Stabilimento dei detti bagni: «L'intention de Mr. Cère (cioè del proprietario dei bagni) est que l'illustre Général et son compagnon soient hébergés le mieux possible dans son Hôtel sans rétribution aucune, heureux, si, comme il y a lieu de l'espére, nos bains pourraient apporter è des souffrances dejà anciennes tout le soulagement que nous souhaitons.
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