aux soins de Mrs. Alexandre Centurini.
Riceverò la lettera con ogni sicurezza.
Vi mando coll'istessa posta un opuscolo che gira per Roma in due mila esemplari: tratta del processo Fausti Venanzi; più non posso dire.
Lessi con piacere nel giornale di Genova una vostra lettera nella quale dicevate che il piede ferito gareggiava in benessere coll'altro. Dio voglia che sia così!
Aspetto i vostri comandi, se mai vi potessi servire.
Sono come lo sapete per la vita e di cuore vostraSperanza.
Pisa, 30 dicembre 1863.
Amico carissimo,
ebbi ieri la gioia di ricevere le vostre preziose righe. Sono io che devo ringraziarvi d'accettare con tanta indulgenza le miserie che ho avuto l'ardire di mandare a voi che sareste padrone di migliaia, se voleste.
Nessun giornale ha voluto stampare ciò che mi diceste riguardo alla Germania; vi assicuro che ogni vostra parola rimase scolpita nella mia memoria (non ne ho tolta e non ne ho aggiunta una) e che nessun tempo sarebbe mai più propizio per seguire i vostri consigli! la sola parola repubblica li sgomenta! Ma ciò che mi diceste è stampato in un libro che si terminava di stampare nell'ottobre. Mandai alcune righe sul nostro discorso a Caprera le quali furono aggiunte al libro che sarà letto da per tutto in Germania.
I nostri amici tedeschi sono dolentissimi di sentire che camminate ancora colle grucce, non possono far a meno di pregarvi per mezzo mio di mandare loro una notizia esatta sullo stato del vostro piede, dicono che qualche cosa è stato trascurato e che per questo non potete ancora camminare senza le grucce.
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