Il primo chirurgo della Prussia e si potrebbe dire della Germania, che quando eravate alla Spezia si offrì di venire a trovarvi, sarebbe di nuovo pronto a recarsi a Caprera. Immagino che non lo vorrete e non ne vorrete sentir parlare, ma mi scuserete gentilmente di seccarvi con tale proposta che viene da amici leali i quali tremano all'idea di sapervi camminare colle grucce.
Se fossi in errore mandatemi una notizia esatta sullo stato del piede ferito. Se poi non volete che se ne parli più, mandatemi al diavolo. Voi sapete quanto ho paura di Voi e fuggirò presto.
E fuggo anche oggi colla penna per non tediarvi di più, aggiungendo solamente che sono come sempre, a tutti i vostri comandi.
Di cuore vostraSperanza.
Il nome del chirurgo è Langenbeck.
Gli amici Rasch e Seldhoff non sanno come ringraziarvi.
Caprera, 10 gennaio 1864.
Speranza carissima,
la sorte tragica che è stata riservata in Polonia a Nullo e a Becchi mi toglie il coraggio di spingere altri italiani a recarsi nell'Holstein. Dite ai vostri amici che se si trattasse dell'indipendenza della Germania, io la difenderei come quella del mio stesso paese. Comunque, vedrò dopo gli avvenimenti ciò che si potrà fare per questa valorosa nazione.
Vi bacio affettuosamente la mano. Sono vostroG. Garibaldi.
Roma, 26 gennaio 1864.
Amico carissimo,
ebbi le vostre ben venute righe del 10 corr. e le trascrissi subito agli amici di Germania i quali ve ne saranno riconoscentissimi, com'io vi sono riconoscentissima per la vostra desiderata lettera.
Presi la libertà di farvi mandare da Londra alcuni fichi di Smirne, visto che il vento scellerato di Caprera aveva spogliato i vostri alberi delle loro frutta; spero che questo piccolo invio vi sia pervenuto in buono stato.
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