Tutta vostraSperanza.
Caprera, 29 maggio 1865.
Speranza carissima,
chiedete che dica sì o no ed io debbo con mio gran dispiacere rispondervi No!
Vogliate far sapere ai nostri amici che - per il momento almeno - non avrò la fortuna di vederli.
Come a voi sono loro riconoscente.
VostroG. Garibaldi.
Bellerive (Lucerna), 16 settembre 1865.
Illustrissimo e carissimo Amico,
mi pare che sia trascorso un secolo da quando ebbi la gioia di vedere i vostri caratteri! Vengo da Rheinfelden dove i fratelli Struve piangono ancora di non aver avuto la felicità di vedervi in casa loro nel luglio. Gustavo Struve tornava da Londra, dove parlò con diversi dei vostri fedeli.
Sono sul punto di recarmi in Italia, via Nizza, dove mi fermerò una quindicina di giorni: lo scopo di questa mia è di domandarvi, amatissimo amico, se non avete nessun ordine per me a Nizza. Riguardo ad Anita e Battistina, se le vorrete vedere, farò all'ultima la proposta di portarla con sua figlia a Caprera, ben inteso se mi permetterete di farvi una piccola visita, un favore che ardisco chiedervi avendo io l'intenzione di lasciare il continente per un viaggio piuttosto lontano e che potrebbe durare un anno o due. Basta: una riga di risposta indirizzata al Signor Basso o poste restante Nizza (marittima), mi sarà gradita assai. Forse, vedendo Battistina e ragionando con lei, potreste deciderla a prendere una risoluzione favorevole per l'avvenire della bella e cara Anita, la cui sorte mi sta sempre tanto a cuore, come pure mi sta sempre a cuore che sappiate di poter disporre illimitatamente dei meschini servizi e del profondo affetto della vostra per la vita devotissima amica e ammiratrice
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