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      Tutto vostroG. Garibaldi.
     
     
      Pisa, 25 novembre 1867.
      Illustrissimo Amico,
      spero ben vivamente che la presente vi troverà in migliore salute di quando lasciai la Spezia l'altro ieri; i vostri patimenti morali e materiali non escono dalla mia mente e darei ben volentieri la mia vita se potessi sollevarli!
      I preziosi documenti che debbo alla vostra generosità e alla compiacenza di Teresa sono di un sommo interesse, sono pieni di poesia e vorrei dire di una freschezza giovanile, di cui solo la vostra penna è capace. Che cosa deve essere dunque l'opera della quale aveste la condiscendenza di parlarmi! Mi recai oggi a Firenze e ne torno ora, ma disgraziatamente la Sig. Jessie White Mario era partita fin da giovedì per Lugano. Vidi il Signor Mario al quale affidai la lettera che mi deste per la sua Consorte; gliela spedirà subito e spero che il vostro desiderio, tutto a mio favore, sarà rispettato ed eseguito.
      Mia sorella è riconoscentissima per il grazioso dono vostro quanto infelice per non aver potuto recarsi alla Spezia; è sempre confinata a letto e lo sarà ancora per qualche tempo. Questa è la ragione che mi tiene qui (Pisa, Hôtel Gran Bretagna), dove qualunque comando del quale vorrete onorarmi mi troverà sempre prontissima.
      Per ora non ardisco incomodarvi di più. Quanto godo sentire che avete cambiato alloggio e che vi rallegra almeno il sole tanto necessario alla vostra preziosa salute! Addio, amatissimo amico; vi bacio la cara mano coi sentimenti di affetto e di devozione che vi sono ben noti nell'intimo cuore della tutta vostra


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Lettere a Speranza von Schwartz
di Giuseppe Garibaldi
pagine 112

   





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