Visto che gli editori inglesi sono quelli che pagano molto più di quelli dei continente, devono avere il diritto di essere i primi a stampare la vostra bella opera. Io intanto faccio la traduzione in tedesco per averla pronta, ma naturalmente aspetto la decisione che d'accordo colla Sig.ra Mario prenderete coll'editore inglese, prima di stampare la minima cosa del vostro libro. Credendo che sarebbe cosa tanto opportuna quanto lucrativa di portare in luce il libro, quando verrà stampato in tedesco, anche in francese, ungherese, russo e svedese, vengo a domandarvi se mi autorizzate nel vostro interesse ad occuparmi di traduttori e editori per questi paesi. Se me lo permettete e non avete deciso di far la traduzione francese Voi stesso, come mi accennaste al Varignano, scriverei subito al Sig. Marc Monnier, ed anche ad altre persone per la traduzione ungherese, svedese e russa. Così ad un tempo tutto il mondo potrà ammirare in Voi la vostra poetica e fervida immaginazione che dipinge con tanta veracità i vizi che sono le vere sorgenti delle tante e troppe disgrazie della povera Italia.
Io che abito a Roma da sedici anni, io che ben conosco i padroni della Città Eterna, so che, purtroppo, è vero e non romanzo ciò che scrivete, ma l'editore solo potrà decidere se il così detto pubblico inglese universale vorrà inghiottire queste verità tali e quali. Intanto traduco in tedesco ed aspetto la decisione che prenderete prima di porre in luce.
Aspetto pure la vostra autorevole parola prima di mettermi in corrispondenza con altri per le traduzioni.
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