Pagina (61/112)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      L'unica cosa che mi impedirebbe sarebbe il lavoro e la paura di non poter ritornare qui ove voglio restare finch'io ho finito il romanzo vostro. Dunque l'ammirazione che quel bravo uomo nutre per Voi l'ha stretto a me in amicizia; la moglie teme il viaggio, pensa ai figli e nipotini e mi prega di sconsigliarlo all'anziano sposo. Con tutto ciò il professore mi ha pregato caldamente di scrivervi per domandarvi se c'è probabilità o sicurezza di trovarvi a Caprera dal 10 al 20 aprile. Io risposi che Voi stesso non potevate saperlo, ma per atto di coscienza ho dovuto scrivervi per domandarvelo.
      Se, amico carissimo, volete aggiungere un altro ai tanti favori da anni concessimi, rispondetemi subito una riga in quanto alla mia domanda e se, oltre alla vostra riga a me, volete aggiungere un saluto vostro al Signor Professore Massmann che vi ama e adora, questi cari caratteri saranno una santa consolazione nel caso che non potesse avverarsi il suo sogno del viaggio a Caprera.
      Ecco una lunghissima chiacchierata e quanto avrei da aggiungere!
      Odo Russel poi, la zia del console americano, quell'infame che andò a Mentana coi Pontifici e che, vedendosi scalfito da una palla garibaldina, prese un fucile, lo scaricò, ammazzò uno dei vostri e disse: Almeno ne ho ammazzato uno, e tante altre persone che prima si dicevano liberali non mi avvicinano più. È un complimento per me, ma questo spiega a che siamo arrivati! Ho fatto noto questo fatto del console americano a tutti, sperando coll'aiuto della potente bionda che già lo sapeva quando la vidi nel dicembre a Livorno, di farlo mandar via da qui.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere a Speranza von Schwartz
di Giuseppe Garibaldi
pagine 112

   





Caprera Signor Professore Massmann Caprera Russel Mentana Pontifici Livorno