Dunque, senza complimenti, disponete delle mie deboli facoltà. Intanto vi bacio le vostre preziose mani, desiderando di levarne tutto il male e dicendomi, come sempre, vostra tuttissimaSperanza.
Solamente da 5 giorni sono in possesso dell'ultima parte del vostro bel romanzo; finora non ne aveva che 226 pagine. Credete pure che il mio soggiorno a Roma per il riscontro dell'esattezza di alcune note in queste 226 pagine non è stato superfluo. La vostra erudizione mi fa stupire.
Devo aggiungere questo P.S. per dirvi che oggi alle 9 partirono i sei ultimi detenuti dall'ospedale di Sant'Onofrio: Tabacchi, Mazza, Cavalieri e tre altri. Pezza è rimasto qui e fu trasferito in un altro ospedale dove dovrà subire un'operazione. Ho vestito interamente a spese mie il vecchio Tabacchi d'Ancona, benché non mi abbiano permesso di vederlo. Cavalieri di Terni è furioso contro la Contessa della Torre, donna di grandi parole, che ho scoperta qui non sempre fedele alla verità delle sue asserzioni riguardo a quello che fece per i vostri. Mi figuro che il matrimonio di Menotti annunziato dai fogli sarà come tante altre notizie falsissimo. Tutta vostra come sempreSperanza.
Caprera, 9 giugno 1868.
Speranza amatissima,
sulle mie stampelle sono stato ieri ad incontrarvi al porto perché mi avevano detto che eravate arrivata col battello a vapore.
E sapete chi venne ad incontrarmi? Battistina con Anita. La vostra presenza avrebbe potuto decidere la madre ad affidarvi la fanciulla, ma temo che neppure questa volta riusciremo.
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