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      È inutile che vi esorti a farvi coraggio, mia diletta amica, perché so quanto ne avete. Ma supplico il vostro eccellente cugino che fortunatamente può assistervi di sostituire presso di voi anche noi che vi amiamo tanto.
      Scrivetemi ad ogni corriere. Ricevete un saluto cordiale da Francesca e da Clelia e un bacio sulla mano benefica da colui che è per la vita vostroG. Garibaldi.
     
     
      Caprera, 13 maggio 1873.
      Speranza amatissima,
      porgete un cenno mio di gratitudine a Mr. Vaume per la cura gentile, sapiente ed affettuosa, che vi sta prodigando e dite ad Angelina che la bacio caramente e che le sono riconoscente per tutta la vita.
      Voi sempre sul giaciglio del dolore, dolcissima amica mia! Ed io sì poco atto a trovare una parola di conforto per voi, ch'io vorrei pagare col mio sangue. Penserò per l'affare Battistina. Vi bacio la mano con affetto. Vi supplico di darmi spesso vostre nuove e sono per la vita vostroG. Garibaldi.
     
      P.S. Francesca ebbe un maschio il 23 aprile.
     
     
      Caprera, 10 giugno 1873.
      Speranza amatissima,
      sono molto afflitto della vostra infelice situazione tanto più che mi è impossibile di darvi il minimo conforto - anche con parole di consolazione - perché il mio cuore, come il vostro, è pieno d'amarezza.
      Il neonato della mia Francesca si chiama Manlio e ha già quaranta giorni. Verrete a vederlo, non è vero? e presto, mia diletta amica. Vi attendiamo.
      Per la vita vostroG. Garibaldi.
     
     
      Caprera, 17 luglio 1873.
      Speranza amatissima,
      Battistina mi scrisse: desiderava molto vedere sua figlia ed io ad essa: che pazientasse, che io stesso l'invierei a cercarla, in caso voi tardaste molto a tornare sul continente.


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Lettere a Speranza von Schwartz
di Giuseppe Garibaldi
pagine 112

   





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