G. Garibaldi.
Caprera, 30 settembre 1873.
Speranza amatissima,
avete con voi Ernesto e ne sono contento. La presenza di vostro figlio lenirà certamente i dolori a cui foste dannata da sorte troppo crudele.
Io dico spesso che questo mondo non è fatto per la gente onesta. Voi, tanto buona e generosa, vi siete trovata in un inferno sulla terra. Venga presto la primavera, ch'io possa baciarvi la mano benefica. Credo meglio che Battistina non sia andata da Anita e non vada più. Troppo avete fatto per essa e per tutti. Scrivetemi sempre e per la vita vostroG. Garibaldi.
Tutti vi salutano caramente.
Caprera, 6 ottobre 1873.
Speranza amatissima,
grazie per la gentilissima vostra del 20 scorso e per la ricetta per cui vi prego di ringraziare il Dr. Vaume, Sono fortunato di sentirvi migliorata. Per la vita vostroG. Garibaldi.
Caprera, 14 ottobre 1873.
Speranza amatissima,
vi ho contristata raccontandovi i miei dolori e vi prego di perdonarmi.
Quanto alla ricetta che avete avuto la grande bontà di mandarmi, non ne farò alcun uso, perché non credo alla sua efficacia per guarire il mio male cronico.
I miei migliori ringraziamenti per la vostra gentile lettera del 28 del mese scorso. Le vostre lettere mi confortano: scrivetemi sempre, come farò da parte mia. Avete sempre Angelina con voi? Ditemi nella vostra prossima che siete meno triste; ciò mi renderà felice.
Francesca e Clelia si ricordano affettuosamente a voi. Manlio sarà il vostro beniamino, quando lo vedrete; ha due denti.
Sono per la vita vostroG. Garibaldi.
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