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      A cominciare da bell'uomo noi tutti qui sentiamo la vostra assenza e speriamo di rivedervi fra poco.
      Nell'attesa scrivetemi sempre e consideratemi per la vita come vostroG. Garibaldi.
     
      Vi mando due lettere che sono venute qui per voi.
     
     
      Caprera, 7 luglio 1874.
      Speranza amatissima,
      la vostra buona lettera del 28 del mese scorso era attesa da noi con ansia. La notizia data da un giornale che un treno di viaggiatori, diretto da Zurigo a Winterthur, aveva deviato e che una signora era ferita, ci ha molto inquietati. Le disgrazie nella vita sono così frequenti! E lo sapete bene anche voi.
      Datemi, vi prego, sempre vostre notizie. Tutti qui vi salutano cordialmente.
      Sempre vostroG. Garibaldi.
     
      Clelia e bell'uomo, al quale ho appena dato un FlikFlok, vi mandano un fiore.
     
     
      Tügen nel Tirolo, 3 agosto 1874.
      Amatissimo amico,
      grazie mille per la cara premura espressa nelle preziose righe del 7 luglio. Sto bene e non presi parte alla disgrazia sulla ferrovia. Sto qui per pochi giorni, colla sorella, in santa solitudine, ma gli affari di famiglia, l'ingratitudine e la mancanza di cuore dei nostri figli, per i quali si sacrifica tutto, mi riempie di duolo. L'aria rigida di queste valli alpestri non confà agli occhi miei; perdonate dunque, amatissimo, se scrivo poco e male.
      Devo però dirvi che ebbi ieri la buona notizia che l'ottimo Sgarallino mi ha trovato una donna di servizio di 35 anni, senza figli, ma maritata; ne sono contenta. Soffro qui nella città fra il lusso e tante sciocchezze mondane e sospiro il ritorno a Creta.


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Lettere a Speranza von Schwartz
di Giuseppe Garibaldi
pagine 112

   





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