Pagina (5/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      L'Internazionale, dico, è emanazione dei vostri vizii!»
      Troppo aspri i miei detti troveranno molti, ma scendano un istante costoro nella loro coscienza, e mi dicano se normale sia il presente stato d'Italia.
      A che impoverire la maggior parte della Nazione per mantener la parte minore nell'agiatezza e nelle lussurie?
      E non è forse questo stato anormale, che mantiene la rivoluzione in uno stato latente, ma inevitabile?
      Le lezioni dell'Impero Napoleonico a nulla han servito dunque! Poichè si vedono i governanti, alunni di quello, marciare come prima alacremente verso l'abisso seguendo il sentiero tracciato dall'uomo che rovinò la Francia.
      Io non capisco come si chiamino conservatori gli uomini che appartengono a tale sistema.
      Cosa diavolo conservano? il marciume, ma questo - entrando nell'appannaggio dei vermi - porta già l'impronta d'uno schifoso passato.
      Cotesti conservatori siedono perennemente sul cumulo di un vulcano, i di cui crateri tempestano sotto i loro piedi, e finiranno, riunendosi in uno solo, coll'esplodere la montagna ed inghiottirli nelle latebre della terra.
      Io ho la coscienza di non appartenere a setta nè a partiti - vorrei vedere il mio paese prospero e rispettato - vorrei vedere gli uomini del capitale conformarsi ai progressi dei tempi presenti - e persuadersi che le masse d'oggi non devonsi guidare cogli espedienti del passato.
      In tutti i tempi, quasi, i popoli si son governati coll'ignoranza e la violenza - cioè coi preti e coi soldati.
      «Porque tal es mi voluntad - yo il Rey(1)!» era la firma del re di Spagna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





Internazionale Italia Nazione Impero Napoleonico Francia Rey Spagna