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      - I popoli son così facili ad essere ingannati!
      Il principio repubblicano ha certamente fatto dei progressi in questi ultimi tempi, e non si deve disperare di vederlo finalmente prevalere. Ma ciò che succede nelle piccole società succede pure dovunque nella grande società umana, ove similmente l'intrigo e le esagerazioni fanno inciampare ad ogni passo cotesto bello andamento del progresso umano.
      Parlate di Repubblica - Governo normale e naturale delle nazioni - e propagatela con successo - vi sortono subito i socialisti, i comunisti, gli agraristi, ecc., che spaventano il mondo e ritardano i risultati del vostro lavoro.
      Parlate del vero e della ragione - non difficili a seminarsi nelle masse a dispetto della tirannide e del negromantismo - e compariscono gli atei, i materialisti, a menomare le vittorie del buon senso.
      Aggiungete a tutto ciò le gloriuzze di certi individui che vogliono essere chiamati grandi a qualunque costo - e vogliono far parlar di loro i giornali, fosse anche per un incendio del tempio d'Efeso alla Erostrato.
      Tali considerazioni mi conducono alla conseguenza d'esser possibile nel mondo, non so per quanto tempo ancora, certi governi mostruosi, come quello del Borbone - che la tempesta rivoluzionaria del 60 rovesciò nella polve - e la peste pretina - compimento delle miserie e delle degradazioni umane.
      Le prigioni del despota eran zeppe a Palermo ed i fatti di Maniscalco e del 4 aprile le avean colme - giacchè la prigionia serve alla tirannide per reprimere non solo le aspirazioni dei popoli ma per spaventarli.


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





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