Nel tuo seno sono convenuti, č vero, i due genii malefici all'umanitą, l'impostura e la tirannide, ma che monta? cadranno davanti alla fatale spada della giustizia.
I popoli camminano a passo di testuggine, č vero, ma progrediscono(22); quei signori che un giorno non avrebbero degnato la plebe d'uno sguardo, oggi l'accarezzano per timore che si ricordi dell'insanguinato loro albero genealogico e della propria potenza. - Potenza! ma..... potenza del bue o del cammello.
In una delle aule del Vaticano, ove il generale dei Gesuiti (generale, eh!..... non c'č male per i modesti sedicenti discepoli del Giusto!) teneva il suo ufficio, eran adunati in tre: il generale, il suo primo segretario, pezzo grosso, ed il nostro conosciuto monsignor Corvo che li valeva tutti e due per malvagitą ed astuzia.
I tre si sedettero e misuraronsi coll'occhio volpino, da capo a piedi, senza un sorriso, perchč cotesta č gente che non sorride, nemmeno coll'amante, o se sorride qualche volta, quello č sorriso del coccodrillo. Essa non ama, non compiange, ma odia con tutta l'intensitą di cui č capace il cuor umano, e sacrifica, se fosse nelle sue mani, l'intiera umana famiglia, per soddisfare vizii ed ambizione.
«Il fine giustifica i mezzi.» Misurate tutto l'enorme cinismo di questa massima del gesuitismo, d'una setta la cui aspirazione č il cretinismo ed il servilismo dell'uomo che non č gesuita, ed avrete un'idea della sua nefandezza. Infine: dominare i potenti massime con la confessione, e con loro il mondo.
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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero 1874
pagine 356 |
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Vaticano Gesuiti Giusto Corvo
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