Guardaronsi in volto le due, ed un presentimento di mal augurio agghiacciò per un momento la risoluzione di Marzia.
Lina, però, alquanto più spensierata e men diffidente, disse all'amica:
«Andiamo, miglior occasione e più pronta non potevamo trovare.»
Marzia ristette un momento. - Vedendo però l'arditezza della compagna, che già movea verso la sponda, e vergognandosi di mostrar timore, seguì pure verso il legnetto, ed ambe imbarcaronsi in un'impresa di cui si pentiranno amaramente.
CAPITOLO XXX.
IL RATTO.
IntantoAll'onta ed al disprezzo è condannata
Lei, che fu la stella di mia vita,
Il dolce paradiso sulla terra!
(Autore conosciuto).
Eran le sei d'una bella serata d'agosto, non v'era soffio di vento, e la superficie dello stretto era inargentata. Le città di Reggio e di Messina come su d'uno specchio riflettevansi in quelle onde fatate, quando le nostre eroine misero il piede sulla graziosa gondola che dovea condurle sulla barca peschereccia ove giaceva il malcapitato cadavere del pesce spada ancora caldo della vitalità scomparsa, e la barca colla trionfale sua ciurma cantarellando vogava trasportata dalla marea verso la cittadella di Messina.
«Ma che con questi quattro robusti rematori, la Sirena che gareggia coi venti, non raggiungerà quegli stupidi pescatori?»
Quella millanteria era vociferata da tale che se fosse stato ben osservato dalle fanciulle pria d'imbarcarsi, esse non si sarebbero certamente affidate a tale guida.
Il comandante della Sirena, posto al timone con Marzia alla destra e Lina alla sinistra, era una di quelle figure che colpiscono ed impongono l'ammirazione in tutti i loro movimenti fisici.
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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero 1874
pagine 356 |
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